Un caso che ha fatto il giro del web, tra voci di corridoio, confessioni ai professori e pubblicazione di chat. Un caso che, per come è stato trattato e diffuso ha richiesto l’intervento del Garante della Privacy.
La storia è quella sulla presunta relazione tra la dirigente di un liceo romano ed uno studente dello stesso istituto, di cui negli ultimi giorni hanno parlato i principali quotidiani online italiani. Il Garante per la protezione dei dati personali, adesso, ha disposto, “in via d’urgenza, il ‘blocco’ provvisorio di ogni ulteriore diffusione, anche on line, dei contenuti dei messaggi acquisiti e presentati, come loro trascrizione, in alcuni articoli pubblicati oggi da ‘la Repubblica’ riguardanti la relazione“, si legge in una nota.
I messaggi e le chat riportate, infatti, riguardano “dettagli relativi ai rapporti personali, anche attinenti alla sfera sessuale, tra la preside (identificata con il nome e cognome e con alcune sue fotografie) e lo studente del liceo, maggiorenne, di cui viene pubblicato il (presunto) nome, indugiando sulle frasi che si sono scambiati e sulle circostanze dei loro incontri, che nulla aggiungono alla necessità di fare chiarezza sulla vicenda”, precisa ancora il Garante per la Privacy.
Per questo motivo il Garante ha ricordato che il Codice della Privacy “in caso di diffusione o di comunicazione di dati personali per finalità giornalistiche devono essere sempre rispettati i limiti del diritto di cronaca – rappresentati dalla tutela della dignità, della riservatezza, dell’identità personale e della protezione dei dati personali e, in particolare, il limite dell’essenzialità dell’informazione riguardo a fatti di interesse pubblico”.
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