La notizia era già nota, la data è stata, invece, rinviata. Ma il giorno è arrivato: da oggi Internet Explorer va ufficialmente in pensione. Dal 15 giugno 2022, infatti, Microsoft non supporterà più il browser, lasciando andare via un pezzo di storia del web.
C’è chi lo ha tanto utilizzato, prima dell’avvento dei vari Firefox, Chrome, Safari, chi lo ha odiato perchè troppo “lento”, ma tutti almeno una volta, nei suoi 27 anni di vita, hanno utilizzato Internet Explorer per navigare in rete. Un addio che non è, comunque, una sorpresa. Microsoft, infatti, aveva annunciato la fine di Internet Explorer dal 15 giugno 2022, spingendo gli utenti al suo browser Edge, lanciato nel 2015. “Microsoft Edge non solo è un’esperienza di navigazione più veloce, più sicura e più moderna di Internet Explorer, ma è anche in grado di rispondere a una preoccupazione chiave: la compatibilità con siti Web e applicazioni precedenti e legacy“, aveva spiegato Sean Lyndersay, direttore generale di Microsoft Edge Enterprise.
Il 15 giugno 2022 rimane, comunque, una data storica, e sui social impazzano i meme nostalgici degli anni ’90. Microsoft ha rilasciato la prima versione di Internet Explorer nel 1995, momento in cui la navigazione web era dominata dal primo browser, allora molto popolare, Netscape Navigator. Il suo lancio ha segnato l’inizio della fine di Navigator: Microsoft ha continuato a installare Explorer automaticamente con il sistema operativo Windows, come impostazione predefinita invece di Navigator.
Nel corso degli anni, la quota di mercato di Internet Explorer, che all’inizio degli anni 2000 superava il 90%, ha iniziato a svanire quando gli utenti hanno trovato alternative più adatte alle proprie esigenze. Oggi, secondo la società di analisi Internet Statcounter, il browser Chrome domina con una quota di circa il 65% del mercato mondiale dei browser, seguito da Safari di Apple con il 19%. L’erede di IE, Edge, è in ritardo di circa il 4%, appena prima di Firefox.