Consulcesi Club, la digitalizzazione nel settore della sanità

Consulcesi Club, la digitalizzazione nel settore della sanità

La digitalizzazione nel settore della sanità è ancora in fase di sviluppo e sono ancora tanti i professionisti che hanno bisogno di supporto. Questo è quanto emerso dall’indagine condotta da Consulcesi denominata “Digital Health: attitudini e competenze dei professionisti della salute verso il digitale“.

Il lancio di Consulcesi Club

Per venire incontro alle esigenze dei professionisti del settore, è stata introdotta una soluzione digitale innovativa, Consulcesi Club, con tantissime news H24 su medicina e ricerca, ambiente e salute, sanità digitale, fisco e tasse, norme e diritto, assicurazioni e tutele con formati interattivi e live (podcast, video, guide, infografiche, e-book) e da consultare al bisogno per ripassare le informazioni acquisite negli oltre 300 corsi di formazione Ecm online. Consulcesi Club sarà consultabile su tutti i dispositivi, come pc, tablet e smartphone e saranno introdotti al suo interno anche diversi servizi di assistenza assicurativa e legale digitale e da remoto. Ma non è tutto, ci saranno anche servizi legali con consulenze illimitate in ambito civile, penale, lavorativo e in tema di responsabilità professionale; soluzioni assicurative per tutti gli ambiti, per la professione e la vita privata, e consulenti specializzati a cui rivolgersi in qualsiasi momento. E ancora, convenzioni esclusive con la possibilità di accesso a servizi legali e assicurativi, viaggi e sport a condizioni vantaggiose.

Digitalizzazione in sanità: cosa è emerso dall’indagine di Consulcesi

Dall’indagine, dove hanno partecipato circa 1300 professionisti sanitari, emergono 4 profili diversi in base al proprio rapporto con la digitalizzazione, ovvero: sul pezzo, dipendente, fuori dal guscio e dinosauro. Il 63% degli intervistati fa parte dei profili dipendente o fuori dal guscio e si caratterizzano per una dimestichezza medio-bassa verso la tecnologia (ma vorrebbero saperne di più). Il 34%, invece, si definisce dipendente mentre il 29% fuori dal guscio perché preferisce utilizzare i sistemi tradizionali anche se è consapevole di doversi adeguare. Soprattutto per questa categoria sono essenziali, secondo Consulcesi, dei corsi di formazione per il supporto al processo di digitalizzazione. Soltanto il 26% di professionisti sanitari è “sul pezzo” e, tra questi, il 12% ha skills e autonomia più alte, come ad

esempio una gestione smart dello studio medico e delle visite. Infine, il 6% rientra nella categoria “dinosauro” e questo perché non è propenso alle novità ed è ostile nei confronti delle soluzioni digitali. Ma il dato fondamentale di questo report è che più della metà del campione di professionisti (il 61% circa) vuole rimanere al passo con i tempi riuscendo ad integrare i sistemi digitali con quelli più tradizionali.

credits: Massimo Tortorella