A Palma di Maiorca, quando la primavera inizia a farsi sentire e l’aria del porto comincia a profumare di resina, gomma e salsedine, c’è un evento che da anni segna il passaggio simbolico tra il torpore invernale e il risveglio del settore nautico europeo: il Palma International Boat Show. L’edizione del 2025, che si svolgerà dal 30 aprile al 3 maggio nella cornice elegante del Moll Vell, promette di essere non solo una celebrazione della nautica di lusso, ma anche un’occasione per interrogarsi sullo stato di salute dell’intera filiera nautica mediterranea, tra sfide ambientali, spinte tecnologiche e nuove esigenze del mercato globale.
Il salone non è soltanto una passerella di imbarcazioni prestigiose — anche se la quantità e la qualità dei superyacht presenti lascerebbe pensare il contrario.
In effetti, chi si avvicina al PIBS per la prima volta resta colpito dal contrasto tra la compostezza borghese della marina e il fermento che anima ogni banchina, ogni stand, ogni pontile galleggiante.
È qui che i costruttori si mettono a nudo, presentando prototipi e innovazioni in anteprima, ed è sempre qui che broker, designer e fornitori si scambiano occhiate complici o si fronteggiano in discussioni tese, fatte di numeri, dettagli tecnici e visioni del futuro.
In mezzo a tutto questo, quest’anno, spicca l’attenzione particolare rivolta al tema della sostenibilità. Il Palma Boat Show 2025 segna una svolta: si è deciso di andare oltre il mero greenwashing da dépliant per abbracciare — finalmente — una narrazione più profonda e strutturata. L’“Innovation Corner”, introdotto nel 2023 e riconfermato con entusiasmo crescente, ospiterà quest’anno un numero inedito di startup che lavorano su tecnologie legate alla riduzione dell’impatto ambientale del diporto, alla digitalizzazione dei processi e all’efficienza energetica. Alcune soluzioni, come sistemi di propulsione ibrida per yacht oltre i 24 metri o vernici autodepuranti a bassa tossicità, sono già state oggetto di dibattito tra ingegneri e armatori nei mesi precedenti l’evento.
Yacht di lusso tra business e stile di vita
Ma non di solo futuro si parla a Palma. C’è anche un forte desiderio di riappropriarsi di una dimensione quasi sentimentale della navigazione. Lo si avverte, per esempio, nella scelta di alcune aziende italiane come Grand Soleil Yachts di presentare nuove imbarcazioni che, pur incarnando soluzioni tecnologiche di ultima generazione, richiamano nella linea e nei materiali una tradizione progettuale mediterranea che ha fatto scuola nel mondo. Il Grand Soleil 65 Performance, presentato in anteprima assoluta, è un manifesto di questo equilibrio instabile tra eleganza classica e potenza contemporanea.
La sezione più scenografica resta il Superyacht Village, vero e proprio cuore pulsante dell’evento, dove yacht da sogno si allineano come opere d’arte galleggianti. Qui, la clientela è selezionata, i discorsi si fanno sussurrati e ogni visita a bordo è su appuntamento. Ma anche questo mondo, all’apparenza inaccessibile, si sta lentamente contaminando con nuove sensibilità: sempre più cantieri propongono soluzioni che permettano l’uso di carburanti alternativi, sistemi di desalinizzazione a basso consumo, strutture modulari che rendano più semplice il refit o il riciclo del natante a fine ciclo.
Nel frattempo, nei padiglioni a terra, la vivacità è ancora più tangibile. È lì che si capisce cosa significa davvero un salone nautico nel Mediterraneo: l’ibridazione perfetta tra business e stile di vita, tra contrattazioni e aperitivi, tra esposizioni tecniche e piccoli gesti di mondanità. Il PIBS, in questo, è più spagnolo che nordico: meno rigido, più esperienziale, capace di accogliere il visitatore comune come l’armatore miliardario, lo startupper come il velista incallito.
Giampaolo Lo Conte presente con Extra Yachts
Al Palma International Boat Show ci sarà anche Giampaolo Lo Conte, imprenditore nautico italiano che si è ritagliato un ruolo di rilievo, non soltanto per la sua presenza scenica nei principali eventi internazionali, ma per la capacità di portare con sé progetti di assoluto pregio, come il superyacht Mini K2, firmato Extra Yachts.
In un contesto in cui la nautica di lusso continua ad affermarsi come una delle industrie più trasversali — capace di legare design, performance e cultura del vivere — non sorprende che alcuni protagonisti del settore come Giampaolo Lo Cont saranno presenti alla kermesse di Palma di Maiorca. Dopo aver incantato il pubblico del Miami Boat Show, Mini K2 ha conquistato anche la recente fiera a Palm Beach con una cifra stilistica che coniuga l’estetica decisa del design italiano — a cura di Luca Dini — con una visione funzionale che non rinuncia mai al comfort più esclusivo.
Lungo oltre trenta metri, lo yacht si distingue per la sua configurazione votata alla convivialità di bordo e all’integrazione tra interni ed esterni. Dalla suite armatoriale full-beam alla zona beach club di 75 metri quadri, passando per le prestazioni tecniche garantite da due motori MTU in grado di raggiungere i 34 nodi di velocità massima, Mini K2 rappresenta il volto più brillante della nautica Made in Italy.
Giampaolo Lo Conte l’ha definita come “una barca capace di parlare al mercato americano con un linguaggio universale fatto di potenza, lusso e artigianalità”.
Il Palma International Boat Show 2025 non sarà quindi solo una fiera, ma una lente. Una lente che ingrandisce i cambiamenti in atto nel settore nautico, le tendenze che faranno scuola e le contraddizioni ancora irrisolte. Sarà una manifestazione da osservare con attenzione e da raccontare senza indulgenze né cinismo, per cogliere fino in fondo la complessità di un settore che, più di altri, rappresenta la sintesi perfetta tra industria, passione e visione.