Il Presidente dell’Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni (AGCOM), Giacomo Lasorella, e i tre commissari Laura Aria, Antonello Giacomelli e Elisa Giomi, hanno invitato i vertici di tutte le emittenti televisive italiane ad evitare di trasformare in uno spettacolo il racconto quotidiano del conflitto tra Russia ed Ucraina. E, hanno continuato i rappresentanti dell’Autorità, a rendere più comprensibile il flusso degli eventi, ma conferendo massima priorità ai principi di completezza della narrazione, di pluralismo e di imparzialità.
I vertici dell’AGCOM hanno riconosciuto il peso che il mezzo televisivo ha avuto nel corso della pandemia. Attualmente, ha confermato la missiva inviata ai principali gruppi televisivi italiani, l’Autorità evidenzia la bontà dell’operato messo in campo dagli operatori della comunicazione, ma ribadisce quanto sia necessario che le nuove generazioni siano guidate nel comprendere ed interpretare adeguatamente la tragicità di un conflitto, senza dimenticare i valori della “ragione, tolleranza, solidarietà e rispetto della persona umana che costituiscono l’identità europea e secondo i principi contenuti nella nostra Costituzione”. Per questo motivo, il monito dell’AGCOM intende invitare le TV a tutelare il decoro delle persone coinvolte nel conflitto, restituendo agli spettatori un’informazione asciutta e sobria, non solo nella narrazione verbale, ma anche nell’uso delle immagini.
In particolar modo, queste devono evitare l’insorgere di fenomeni di spettacolarizzazione, orientandosi, invece, alla promozione dell’umanità e della sensibilità di tutte le persone coinvolte. Mostrando, poi, una spiccata predilezione per il futuro delle nuove generazioni, l’AGCOM ha invitato tutti i media a ritagliare uno spazio di informazione dedicato ai minori e alle fasce più giovani. Un’informazione fresca e fruibile da questa fascia di utenti, tale da poter essere condivisa anche nell’online e sulle principali piattaforme social. Per questo motivo, Giacomo Lasorella e i tre commissari dell’Autorità hanno esortato i differenti canali comunicativi a superare le mere logiche della concorrenza, a fare rete con le scuole, i volti noti della TV, dei giornali e del Web, al fine di promuovere questa campagna di sensibilizzazione per rendere l’informazione un luogo fruibile anche dalle fasce più giovani della popolazione.
Ivana Notarangelo