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Annabelle 3 – Recensione: la bambola malefica è tornata

Annabelle 3 (Annabelle comes home) è il terzo capitolo di Annabelle, la fortunata serie di film della New Line Cinema. Dopo il successo dei primi due capitoli della saga, la famigerata bambola malefica dell’universo di The conjuring, ritorna in un nuovo film scritto e diretto da Gary Dauberman, nelle sale italiane dal 3 luglio 2019, distribuito dalla Warner Bros.

La trama del terzo capitolo di Annabelle è semplice ma avvincente: “Determinati a impedire ad Annabelle di continuare a seminare il caos, i demonologi Ed e Lorraine Warren portano la bambola posseduta nella stanza dei manufatti chiusa a chiave della lora casa, mettendola “al sicuro” dietro un vetro consacrato e ottenendo la santa benedizione di un sacerdote. Ma un anno dopo, la figlia di dieci anni dei Warren, Judy, e le sue amiche passeranno un’orribile notte di orrore, dopo aver visitato la stanza blindata risvegliando Annabelle… e tutti gli spiriti maligni che vi risiedono.”

Gary Dauberman, lo sceneggiatore di Annabelle, IT e The Nun, fa il suo debutto alla regia in questo film prodotto da Peter Safran. Per questo terzo capitolo di Annabelle, il regista ha ritenuto interessante sperimentare il mondo paranormale dei demonologi Ed (Patrick Wilson) e Lorraine Warren (Vera Farmiga) dal punto di vista della loro figlia, Judy (Mckenna Grace). Il modo perfetto per concentrarsi sui pensieri di Judy era quello di far uscire di scena i genitori: i due infatti partono e lasciano Judy a casa da sola con la babysitter. In assenza dei genitori, qualsiasi ragazzino, preso dalla curiosità, esplorerebbe la zona proibita della casa, ma Judy no. Lei è consapevole della gravità degli avvertimenti dei suoi genitori e non intende per nessun motivo varcare la terribile stanza dei manufatti contenente ogni piccola testimonianza di tutti i casi di cui si sono occupati i due demonologi. Ma le cose non vanno come dovrebbero e la piccola Judy sarà costretta molte volte ad entrare in quella stanza proibita…

La protagonista indiscussa del film è senza dubbio lei: Annabelle. La bambola è un oggetto all’apparenza inanimato ma che in realtà ospita un’entità demoniaca difficile da estirpare. Gli oggetti maledetti della stanza dei manufatti prendono vita per via di Annabelle, è lei che li controlla ed è per questo motivo che la bambola deve rimanere chiusa nella sua vetrina: “Il male deve essere contenuto”. Ma la storia si basa sul concetto che la bambola non può essere veramente contenuta, ed in questo film infatti diventa un faro per gli altri spiriti maligni.

Ad assistere alla terribile opera di Annabelle ci sono, oltre a Judy, anche la sua babysitter Mary Ellen (Madison Iseman) e la sua amica Daniela (Katie Sarife), un’adolescente che ha da poco subito un grave lutto. Questo suo dolore la porta ad un’eccessiva curiosità verso la stanza dei manufatti che sarà la causa di conseguenze terribili.

Nonostante l’intero film sia ricco di colpi di scena tipici del genere horror, il finale è abbastanza “tenero” ma Annabelle 3 non deluderà chi ha amato i film precedenti.

Eleonora Piredda

 

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