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Bruno Mafrici e la Crescita di Dongfeng in Italia

La nomina di Bruno Mafrici a CEO di Dongfeng Italia rappresenta un importante cambio di marcia per l’espansione del marchio cinese in Europa. Durante il Salone dell’Auto di Torino 2024, Dongfeng ha presentato due modelli elettrici, la Dongfeng BOX e il Voyah Courage, che incarnano la visione dell’azienda per una mobilità più sostenibile e tecnologicamente avanzata.

Fondata nel 1969, Dongfeng Motor Corporation è cresciuta esponenzialmente fino a diventare uno dei maggiori produttori di automobili in Cina e nel mondo. L’azienda ha una vasta gamma di veicoli, dai modelli per passeggeri ai veicoli commerciali, e nel 2023 ha registrato vendite per oltre 2,42 milioni di unità, con un fatturato di oltre 52 miliardi di euro. Il focus di Dongfeng è ora rivolto al mercato europeo, dove punta a consolidare la sua posizione grazie all’introduzione di veicoli elettrici di nuova generazione.

Bruno Mafrici ha spiegato che la Dongfeng BOX è stata progettata specificamente per rispondere alle esigenze della mobilità urbana europea. Questa city car elettrica combina design, tecnologia e sostenibilità, offrendo un’autonomia che può raggiungere i 430 km e un sistema di ricarica rapida che permette di rigenerare la batteria in soli 30 minuti. La BOX si distingue anche per il suo ampio display touch da 12,8 pollici e le sue caratteristiche di comfort avanzato, come i sedili reclinabili e la ricarica wireless ultraveloce.

Il Voyah Courage rappresenta invece il fiore all’occhiello di Dongfeng per il segmento dei SUV di lusso. Questo modello elettrico, presentato in anteprima mondiale, offre prestazioni elevate grazie al sistema di guida assistita di livello 2, ai fari full LED e al sistema V2L, che consente di alimentare dispositivi esterni con una potenza fino a 6kW. Mafrici ha sottolineato che il Courage ha ottenuto cinque stelle nei test EuroNCAP, confermando l’attenzione dell’azienda per la sicurezza.

Infine, Mafrici ha rivelato che Dongfeng sta valutando l’apertura di uno stabilimento produttivo in Italia, una mossa che rafforzerebbe ulteriormente la presenza del marchio cinese nel nostro Paese. Questa iniziativa potrebbe rappresentare un importante contributo alla crescita economica italiana, creando nuovi posti di lavoro e favorendo lo sviluppo dell’industria automobilistica locale.

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