Dal cinema all’arte: la cultura dice “no” alla Russia

Dal cinema all’arte: la cultura dice “no” alla Russia

Un duro contraccolpo culturale che tende ad intensificarsi con il passare dei giorni. Questo quello che sta accadendo alla Russia dopo l’invasione dell’Ucraina. Il mondo del cinema, l’arte, la cultura in generale stanno boicottando la Russia, escludendola, proprio come avvenuto nello sport, da qualsiasi evento. A partire dal Festival di Cannes, in programma dal 17 al 28 maggio 2022. Gli organizzatori della kermesse francese hanno già chiarito che le delegazioni russe non saranno le benvenute.

Presente nel 2021 al Festival del Cinema di Venezia, invece, il film di Valentyn Vasyanovych “Reflection“, sul conflitto del Donbass, sarà proiettato gratuitamente nelle città di Roma, Milano e Venezia.

E sempre nel mondo del cinema, un duro colpo arriva da Hollywood che ha deciso di ritirare i film in uscita in Russia, incluso il tanto atteso “The Batman”, e altre pellicole di punta come “Sonic the Hedgehog 2” e “The Lost City”.

Nel mondo della musica, poi, la Filarmonica di Monaco ha licenziato il direttore principale Valery Gergiev. Quest’ultimo, noto per essere “amico” del leader russo Vladimir Putin e per aver appoggiato le sue idee, è stato già allontanato da numerosi teatri in tutto il mondo, tra cui la Scala. A Milano, infatti, Valery Gergiev non dirigerà la “Dama di Picche” in programma il 5 marzo. “Praticamente tutti i grandi teatri d’opera con cui Gergiev stava collaborando hanno in questi giorni rinunciato alla sua presenza. Stiamo sbagliando tutti?”, ha sottolineato il sindaco della città lombarda Giuseppe Sala.

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