Le luci si spengono e cala il sipario sulla quattordicesima edizione della Festa del cinema di Roma. Gli spettatori hanno scelto il loro vincitore ed il premio del Pubblico BNL è stato assegnato a “Santa Subito” di Alessandro Piva. Il docufilm premiato racconta la vera storia di Santa Scorese, una ragazza barese di 23 anni uccisa da uno stalker verso la fine degli anni ‘80. Santa aveva il desiderio di assecondare la propria vocazione spirituale ma i suoi sogni e aspirazioni vennero distrutti da un’uomo che, incontrato per caso negli ambienti parrocchiali, iniziò a pedinarla e ad inviarle lettere ossessive per tre lunghi anni finendo per assassinarla. Una storia accaduta 30 anni fa ma che è ancora attuale. Il pubblico ha deciso quindi di premiare un film che tratta un tema molto importante. Santa Subito di Alessandro Piva non ha ancora una distribuzione definitiva ma il regista ha detto che “il film sarà portato in giro per i festival e sarà a disposizione delle associazioni che lo richiederanno”.
A chiudere questa edizione della Festa del cinema di Roma è Viola Davis, star indiscussa che nella serata di sabato 26 ottobre ha ricevuto il Premio alla carriera da Pierfrancesco Favino e ha incontrato il pubblico in un “incontro ravvicinato”. Viola Davis è stata la prima attrice afroamericana ad aggiudicarsi i premi Oscar, Emmy e Tony. Un’attrice di grande talento che ha dovuto lottare per farsi strada nel mondo del cinema: “In America tutto è bianco e dominato perlopiù da uomini. Anche nell’Academy c’è una netta differenza tra neri e bianchi. Vogliamo essere pagati come gli attori bianchi ma questo ancora non accade. Il mio lavoro è una lotta continua ma bisogna avere il coraggio di dire la verità”, ha detto la Davis. In un incontro molto emozionante, l’attrice ha dimostrato tutto il suo carisma rispondendo alle domande del direttore artistico Antonio Monda e nel commentare le clip di alcuni suoi film: da The Help, film in cui ha ricevuto la prima nomination agli Oscar, a Barriere per cui ha vinto l’Academy, da Widows a Le regole del delitto perfetto, serie tv in cui interpreta il ruolo della protagonista Annalise Keating.
Viola Davis ha raccontato che all’età di soli due anni è stata arrestata con sua madre durante una manifestazione per i diritti civili: “ Ero molto piccola ma quest’esperienza mi ha fatto capire quanto sia importante difendere i propri diritti e quanto l’intera vita sia una lotta continua.” Per quanto riguarda il suo lavoro: “ come artista di colore posso dire che il problema maggiore è che i nostri personaggi sono spesso annacquati o troppo carichi solamente per piacere al pubblico. Lavorare con August Wilson (drammaturgo afroamericano, ndr) è un gran dono perché lui ci rappresenta come persone. Noi artisti dobbiamo rappresentare la reale umanità, è questa la vera arte.”
L’attrice inoltre ha anche commentato la polemica accesa da Martin Scorsese per quanto riguarda i cinecomics: “Rispetto la sua opinione ma io credo che nel cinema ci sia posto per tutto, così come nella vita in generale. Adoro i film di Martin Scorsese ma amo anche vedere un buon film della DC o Marvel”.
Tra i vari eventi di questi ultimi giorni ricordiamo il film di Cristina Comencini, “Tornare”, film di chiusura di questa edizione della Festa del Cinema ed “Il Peccato” di Andrei Konchalovsky, proiettato domenica 27 ottobre come Evento Speciale di chiusura. Per quanto riguarda Alice nella città, la sezione del Festival dedicata ai ragazzi, il film vincitore della diciassettesima edizione è “The Dazzled” di Sarah Suco, un film travolgente che emoziona e fa riflettere.
Eleonora Piredda