Attacchi hacker via email, intrusioni informatiche sui server, blocco della posta elettronica e furto dei dati personali. Tutte le grandi aziende, oggi, devono fare i conti con questi pericoli. La catena di Hotel Marriot, ad esempio, ha subìto di recente un attacco informatico che ha visto coinvolti i dati di 500 milioni di persone, dati sensibili, come ad esempio indirizzo di casa, indirizzo mail, telefono e numeri di carte di credito. Nonostante le precauzioni prese, i pirati informatici sono comunque riusciti a fare breccia nel sistema, e non sempre in questi casi ci sono soluzioni per “risarcire” i clienti colpiti. In un periodo di partenze e arrivi, di prenotazioni online e pagamenti anticipati, di organizzazione delle vacanze estive e ricerca dell’offerta migliore, i siti che si occupano di viaggi diventano i “preferiti” degli hacker, e a farne le spese è l’utente finale.
Ci sono piccoli accorgimenti per evitare di diventare facili prede. Innanzitutto controllare sempre l’URL, quindi il nome per esteso del sito, che potrebbe avere piccoli errori. Evitare di aprire, poi, i link inviati via e-mail, specialmente se si trovano nella cartella di “posta indesiderata” o “spam”. Farsi sempre affiancare da qualcuno che di computer se ne intende, la presenza di un occhio esperto fa sicuramente la differenza. Come ultima cosa, ma non per questo meno importante, diffidare sempre dalle super offerte, a questo mondo nulla è regalato senza un motivo.
Questa, però, è solo la punta dell’iceberg, perché gli hacker colpiscono su più fronti. Il più “remunerativo” riguarda proprio le prenotazioni di viaggi online. Negli ultimi mesi sono state registrate numerose truffe, a partire da voli omaggio in cambio di poche risposte ad alcune domande, fino ad arrivare alla creazione di un sito quasi identico ad AirBnb, con lo scopo di accumulare dati sensibili e prosciugare conti in banca.
Al giorno d’oggi sono in tanti i pesci che cadono nella rete, poichè, per evitare le continue visite alle agenzie di viaggi, sono in tanti ad aver abbracciato la tecnologia come aiuto nell’organizzazione delle vacanze. Sono tanti i siti che semplificano di gran lunga la trafila di azioni che vanno compiute per prenotare un viaggio. Basta sedersi comodamente sulla poltrona, accendere il pc e volare con la fantasia, cercando la meta dei sogni al prezzo più basso. Questa è l’aspettativa, ma la realtà è ben diversa.
Gli hacker approfittano dell’ingenuità delle persone, colpendole sui loro punti deboli, in questo caso la vacanza dei sogni ad un prezzo stracciato. Si potrebbe pensare che, nel 2019, non sia possibile che qualcuno sia ancora così ingenuo da farsi truffare, ma purtroppo non è così. La truffa consiste nel far credere all’utente di prenotare su un sito sicuro e certificato, ma in realtà è una copia quasi perfetta dell’originale, il cui scopo è quello di carpire le informazioni personali di chi sta effettuando la prenotazione. Il risultato finale è un conto svuotato ed una vacanza che resta, purtroppo, solo una fantasia. La parte peggiore è che una volta perso tutto non c’è modo di recuperarlo; la tecnologia dà, la tecnologia toglie.
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