Google Meet: servizi e novità in arrivo, cambia anche Hangouts

Google Meet: servizi e novità in arrivo, cambia anche Hangouts

Anno nuovo alle porte e novità importanti per Google, che tenta di fare ordine tra le sue app, iniziando con lo “spegnimento programmato” di Hangouts. La piattaforma di messaggistica istantanea, infatti, cede il passo a Google Meet per le videochiamate di gruppo, effettuando un ulteriore passo in avanti per il suo probabile e definitivo accantonamento, in un percorso iniziato già nell’ottobre del 2019. Il colosso di Mountain View ha da poco rilasciato la nuova versione Hangouts, eliminando totalmente il servizio e accompagnando la nuova versione con un banner, che riporta un semplice messaggio: “Le videochiamate in Hangouts ora utilizzano Google Meet. Questo ti offre sottotitoli in tempo reale, condivisione dello schermo e altro ancora”. Tuttavia, se l’utente desidera proseguire con la fruizione del precedente servizio di messaggistica istantanea posticipando ulteriormente il passaggio a Google Meet, potrà contare unicamente sul servizio di videochat e videochiamata nella modalità “uno ad uno”. Qualora, invece, lo user tenti di attivare una videochiamata di gruppo con Hangouts, dopo l’inserimento degli indirizzi e – mail di tutti i partecipanti, la piattaforma attiverà automaticamente un link di collegamento a Meet, senza altre possibili alternative su cui poter contare.

Con Google Meet, che diventa ufficialmente la piattaforma esclusiva con cui Big G permette la realizzazione delle videochiamate di gruppo, si aprono due possibilità per la fruizione completa di questo servizio: un uso gratuito, fatta eccezione per i costi di connessione, aperto ad un massimo di 10 partecipanti e con la possibilità di fruire di alcune feature aggiuntive, quali i sottotitoli in inglese e la condivisione dello schermo; un uso a pagamento, per un massimo di 25 partecipanti, sottoscrivendo un “piano Workspace” che, poi, mette a disposizione alcune opzioni gratuite da poter utilizzare. Tuttavia, gli “irriducibili” di Hangouts potrebbero sviare Meet e contare su un piccolo trucco, effettuando il download di una versione precedente dell’app da siti di “terze parti”, diversi da quelli su cui si sta navigando. Tuttavia, questo metodo richiederebbe una procedura molto complessa e rischierebbe comunque di non funzionare, poiché gli smartphone effettuano aggiornamenti automatici. E, di conseguenza, aggiornare anche la vecchia versione di Hangouts scaricata.

Pertanto, non resta che abituarsi all’uso di Meet che, soprattutto in questo periodo di pandemia, è stata la piattaforma che ha fatto registrare il maggior numero di partecipanti per videochiamate, incontri di lavoro, lezioni scolastiche, accademiche, webinar e meeting di ogni genere. Se l’uso di questa piattaforma ha ridotto le distanze e permesso di proseguire con le molte attività che, quotidianamente, caratterizzano la vita sociale e professionale di ciascuno, il grande numero di partecipanti presente spesso in piattaforma apre una questione organizzativa importante: come coordinare gli interventi dei convenuti, senza che si interrompano vicendevolmente o parlino l’uno sull’altro. Google ha risolto anche questo problema, inserendo su Meet il comando “Alza la mano”, dedicato proprio agli utenti riuniti virtualmente in riunione. La funzione introdotta da BigG sulla piattaforma Meet è davvero semplice, poiché sarà sufficiente cliccare il tasto dedicato per riservare il proprio intervento. Al momento della prenotazione, il moderatore del meeting visualizzerà l’immagine di una mano nell’anteprima del video. Qualora il coordinatore della riunione sia impegnato in un’altra operazione, visualizzando magari una slide diversa da quella dell’interfaccia di Google Meet, il moderatore sarà avvisato da una notifica sonora, che ne richiamerà l’attenzione, comunicandogli la presenza della mano alzata da parte di uno dei componenti. Grazie a questa funzionalità, nessun utente potrà scavalcare l’altro, perché il rispetto della fila sarà garantito dal fatto che il moderatore visualizza l’ordine in cui i partecipanti “hanno alzato la mano”. Questa nuova funzionalità ha come limite la disponibilità fruibile solo su alcuni prodotti Google, quali: “G Suite Business”, “Essentials”, “G Suite for Education”, “G Suite Enterprise for Education”, Business Standard”, “Business Plus”, “Enterprise Essentials”, “Enterprise Standard” ed “Enterprise Plus”. Infine, il comando per alzare la mano è attivato per impostazione predefinita e, al momento, non può essere disattivato tramite i controlli dell’amministratore.

Ivana Notarangelo

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