Per la prima volta un film in anteprima su Facebook: ecco “The Outsider”

Per la prima volta un film in anteprima su Facebook: ecco “The Outsider”

Il prossimo 19 agosto, Facebook ospiterà qualcosa di inedito per un social network, un’anteprima cinematografica. Alle ore 20.00 (orario della East Coast statunitense), infatti, sarà trasmessa l’anteprima mondiale di “The Outsider”, documentario sulla realizzazione del “Museo dell’11 settembre” a Manhattan.

Per la prima volta nella storia del cinema, la “première” di un film sarà lanciata su una piattaforma virtuale e non durante un Festival o una kermesse cinematografica. Per poter accedere all’anteprima, fruibile in esclusiva sul social di Zuckerberg, sarà necessario iscriversi e ottenere un link dopo l’accesso si potrà procedere con l’acquisto online di un “biglietto virtuale d’ingresso” al costo di 3 dollari e 99 centesimi. La proiezione sarà disponibile su Facebook per sole dodici ore, fruibile dagli utenti di un centinaio di paesi nel mondo.

Solo in un secondo momento, infatti, il documentario “The Outsider” sarà proiettato in un esiguo numero di sale cinematografiche statunitensi. La pellicola, diretta da Pamela Yoder e Steven Rosenbaum, forti della loro esperienze nel settore grazie alla direzione di numerosi documentari nel passato e considerati degli specialisti dei drammatici eventi dell’11 settembre, restituisce allo spettatore tutti gli ostacoli e le criticità affrontate dal protagonista, Michael Shulan. Quest’ultimo, infatti, direttore creativo del “National 9/11 Museum” del Ground Zero di Manhattan, ha dovuto affrontare numerose sfide e difficoltà per poter allestire il museo, dedicato alla memoria delle vittime degli attentati.

A tal proposito, il produttore Richard Abramowitz, Amministratore Delegato di Abramorama, la società che detiene il copyright del docufilm, ha affermato: “Sono passati 20 anni dall’11 settembre e gli statunitensi sempre più vogliono capire ciò che ha portato all’attacco e come abbiano risposto come Nazione”. E, riflettendo sull’impatto che il docufilm potrebbe avere sugli spettatori, ha continuato: “Pensiamo che l’accesso senza precedenti a ‘The Outsider’ porterà gli spettatori all’interno del processo di scrittura della storia. Diventerà immediatamente un documento essenziale per aiutare a comprendere l’impatto storico di quel giorno”.

Ma il colpo di scena che ha destato maggiore stupore è stata l’idea di lanciare il documentario sulla piattaforma virtuale di un social. Oltre a rappresentare un’autentica rottura rispetto alla tradizione consolidata della storia del cinema, l’iniziativa segna anche una rivoluzione economica, soprattutto per le piccole case di produzione. Da questo momento, infatti, anche le realtà cinematografiche meno conosciute e che dispongono di risorse economiche più esigue, nutrono la speranza di poter assistere ad un decremento dei costi di distribuzione, arrivando anche a superare il “passaggio obbligato” della pellicola presso le classiche sale, attualmente in piena crisi a causa della pandemia. Uno dei registi di “The Outsider”, Steven Rosenbaum, spiegando tra le righe le difficoltà legate ad una campagna di distribuzione più “classica” per un film, ha affermato: “Finora avresti dovuto trovare un distributore internazionale e fare accordi individuali con le reti e i cinema”. Mentre, ha continuato Rosenbaum, la scelta di far debuttare il documentario su una piattaforma social ne ha agevolato la diffusione più capillare. Infatti, a detta del regista, il contributo di Facebook è stato decisivo poiché, senza la disponibilità del social di Zuckerberg, “il grande pubblico non potrebbe vedere questo film”.

Intanto, Facebook non percepirà alcuna percentuale in seguito distribuzione del documentario, almeno fino al 2023. Ma questo primo passo nel mondo della distribuzione cinematografica potrebbe segnare un’anticipazione per il prossimo futuro. Prossimo futuro che, secondo i più esperti, vedrebbe la discesa in campo di Facebook anche nel settore delle piattaforme streaming, diventando così uno dei più grandi concorrenti dei brand già presenti sulla piazza.

Ivana Notarangelo