Netflix annuncia la seconda stagione di “Baby”, la serie tv italiana, trasmessa in esclusiva dalla piattaforma streaming, e prodotta da Fabula Pictures. A dare l’annuncio della seconda stagione, pochi giorni fa, è stata la stessa Netflix sui propri canali social. “Baby” sarà, così, la seconda serie Tv italiana di Netflix dopo “Suburra” – che arriverà il prossimo 22 febbraio – ad avere una seconda stagione sulla piattaforma.
La prima stagione di “Baby”, che è ancora disponibile su Netflix, sia in Italia che in altri 190 paesi, ha debuttato lo scorso 30 novembre sulla piattaforma. Diretta da Andrea De Sica e Anna Negri, con Benedetta Porcaroli, Alice Pagani, Riccardo Mandolini, Isabella Ferrari, Claudia Pandolfi, Paolo Calabresi, la serie racconta la storia di due ragazze della “Roma bene” che, non sopportando più la famiglia e i compagni di scuola, iniziano frequentazioni poco raccomandabili, conducendo una doppia vita.
La prima stagione della serie ha conquistato pareri discordanti. C’è chi l’ha definita stereotipata e poco originale, chi, ancora, si è spinto oltre, come il National Center on Sexual Exploitation degli Stati Uniti ha accusato Netflix di “promuovere la prostituzione minorile”, chi, invece, ne ha apprezzato il cast e la realizzazione. In generale pare che la serie sia stata seguita soprattutto dalle giovani generazioni. “Questo prodotto ci ha colpito non soltanto perché era perfetto per il mercato italiano ma perché descrive universalmente i giovani. È una serie young adult scritta da giovani adulti”, aveva spiegato Kelly Luegenbiehl, vice presidente di Netflix per le produzioni estere, facendo riferimento al lavoro dei GRAMS, collettivo che ha dato vita alla sceneggiatura di Baby. “Siamo entusiasti di dare espressione a voci nuove e originali, che con un approccio innovativo alla narrazione renderanno la serie un caso unico e senza precedenti all’interno della piattaforma”, avevano aggiunto dalla stessa Netflix al lancio della serie tv. Aspettative confermate, dunque, e seconda stagione pronta al primo ciak.