Donald Trump contro Facebook, Google e tutte le società informatiche. Il presidente degli Stati Uniti ha accusato i grandi colossi informatici di “controllare” il partito repubblicano, rischiando così di manipolare i risultati elettorali delle prossime presidenziali del 2020, favorendo la vittoria dei democratici. Nel corso di una lunga intervista per il canale americano Fox News, Trump ha affermato di ravvisare una certa difficoltà nel trasmettere il suo messaggio, percependo una sorta di condizionamento da parte dei social network, Facebook su tutti, e delle società informatiche di spicco. “Queste persone sono tutti democratici, sono totalmente faziosi”, ha affermato con un attacco secco e deciso il presidente statunitense. Dunque, una campagna informativa totalmente di parte, che appoggia completamente l’avversario, impedendo a Trump di trasmettere al meglio il suo pensiero, in vista della prossima campagna elettorale. “Se dovessi annunciare domani che sono diventato un democratico liberal guadagnerei cinque volte l’attuale numero di follower”, ha detto ancora Trump.
Eppure solo anno fa, nel 2016 e a pochi giorni dalla sua elezione, lo stesso Trump era di parere diverso, lodando il potere e la funzione di Twitter, Facebook ed Instagram. Il presidente americano, a quei tempi, ammetteva quanto proprio questi social network avessero avuto un ruolo decisivo per decretare la sua vittoria. Nel corso della campagna elettorale per le primarie e poi per le presidenziali, infatti, Trump fece largo uso di Twitter, “cinguettando” spesso in modo provocatorio e forte nei confronti di avversari e critici. Una vera e propria “strategia dello shock”, come fu ben presto etichettato il suo modo di agire e comunicare, capace di diffondersi rapidamente e di diventare virale in brevissimo tempo.
Affidandosi alla sua brevità (i soli 142 caratteri di Twitter), Trump ne sfruttò l’immediatezza e l’incisività per stracciare i rivali. Rivali che, secondo il suo pensiero, potevano aver speso anche molto più denaro per la campagna elettorale, ma che non erano riusciti a vincere contro la sua “azione social”. Azione che aveva toccato i suoi elettori, permettendogli di far giungere il messaggio nel miglior modo possibile. Così, conquistata la Casa Bianca, il presidente ammise che i social erano di certo “una moderna forma di comunicazione”, con un importante valore aggiunto: avere più potere dei soldi stessi. Trump ha, poi, continuato ad usare Twitter ed i social nel corso del suo mandato, seppur in modo sobrio e moderato. Nel corso degli anni, però, i rapporti tra Trump e questa moderna forma di comunicazione si sono deteriorati, volgendo al peggio proprio nei giorni scorsi. Dopo aver accusato i colossi informatici di “sabotare” i suoi piani, Trump ha annunciato di voler ricorrere a vie legali, esprimendo la volontà di intentare una causa ai danni di Google e Facebook. Al momento il presidente americano non ha fornito altri particolari; tuttavia, bastano queste dichiarazioni per immaginare quanto accadrà nell’immediato futuro: le premesse per una battaglia senza risparmio ci sono tutte. Non resta che attendere nuovi sviluppi.
Ivana Notarangelo
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